Quando Grimm ti butta lì una puntata in realtà del tutto sganciata dalla trama principale, dall’investigazione poliziesca e tu ti accorgi di amare questa serie anche per questo, è fantastico. L’episodio più fuori di testa di questa stagione, ma sublime, bello, divertente come ormai non se ne vedono più in giro.
La dimostrazione di come si possa costruire una storia interessante quando hai personaggi interessanti, forti e ben consolidati. Puoi rivoltare le carte, puoi gestirli e modellarli fino a farli diventare delle macchiette con cui potersi divertire e lo dico con tutta l’ammirazione possibile per tutti: da Monroe a Renard, da Nick a Eve.
In realtà non scriverò una recensione lunga, giusto poche cosette per farvi capire quanto io mi sia divertito a guardare l’episodio. Amore cieco sì, ma non così maledettamente cieco. Far innamorare con un incantesimo la prima persona che si incontra tanto da farla sragionare è stato a dir poco geniale. Nick che fa la corte a Rosalee con frasi degne di Cyrano de Bergerac. Io ho riso solo guardando la faccia di Rosalee, poveretta. L’unica a non aver bevuto l’intruglio del Wesen.
Ma la cosa più bella dell’episodio è stata Hank che si innamora della sua figura allo specchio, un narcisismo esasperato e inaspettato, un uscire fuori dal suo ruolo di personaggio serio e posato che spiazza inevitabilmente. Ma nella sostanza questo è stato in fondo. Un rimescolare le carte per fare uscire fuori i personaggi dal loro ruolo, dal loro abito. Quali altre serie drammatiche possono permettersi queste cose? Molto poche io credo.
Riuscire a prendersi bonariamente in giro, costruire sceneggiature in grado di disorientare lo spettatore ma in modo divertente e senza mai scordare la giusta direzione. Chi può fare tutto questo se non “Grimm”? Questa capacità ed elasticità ci mancheranno molto e la sola idea di perdere questi monumentali personaggi mi fa disperare. Monroe e Nick quanto erano giovani al loro primo incontro. Ho avuto un tuffo al cuore rivedendoli nella prima stagione.
Voi direte tutto qui? Ti è piaciuto, ti sei divertito allo scambio di sentimenti e basta? No ragazzi perché chi ha visto l’episodio sa che anche Renard con Diana ci hanno fatto divertire e non poco. Il fessacchiotto di tenente a cui Renard/Grimm ha negato la promozione, fa la scemata dell’anno. Rapisce Diana.
Un padre apprensivo avrebbe chiamato subito la polizia, allertato amici e parenti, avvisato la madre. Infatti è quello che inizia a fare Sean Renard, poi si ricorda che la figlia in questione è Diana e con un sorrisetto si tranquillizza e si gusta il suo biscotto.
Solo un imbecille avrebbe potuto fare una sciocchezza simile. Diana è una bambina dai poteri quasi illimitati e il buon tenente un ottimo giocattolo da sbatacchiare su e giù con il solo gesto delle mani. Insomma se rapiva Renard sarebbe stato ancora con qualche osso intatto, ma con Diana…è già tanto che non abbia fatto la fine di Bonaparte.
Complessivamente quindi, un episodio che ha scaricato un po’ le tensioni prima di ributtarci dentro il vero e proprio dramma che ci accompagnerà alla fine della serie. La figura allo specchio vista di Eve e Nick cosa significa? Probabilmente gli specchi giocheranno un ruolo importante. La soluzione di tutto e la guerra fra Grimm e Wesen dell’Artiglio nero si avvicina a grandi passi.
La resa dei conti finale che non può e non deve deluderci, ma lasciarci solo con tanta tanta tristezza.
Passo e chiudo.